di Isabella di Soragna
Tratto dal primo capitolo del libro di Maesh Bhatt dal titolo: U.G. Krishnamurti – A Life – Originalmente pubblicato da Penguin Books in India e poi pubblicato anche nel sito web di U.G. www.well.com
Traduzione di Isabella di Soragna e Pierluigi Piazza – dicembre 2007
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E’ il 27 agosto 1991. Il mio volo da Bombai a Londra è programmato. E’ duro lasciare la casa ed i propri cari anche se per poco. Stupisce come UG [Ndr Uppaluri Gopala Krishnamurti] abbia potuto abbandonare l’intero bagaglio di esperienze umane. Sto andando a Londra a raggiungere U.G. per spendere con lui quaranta giorni e quaranta notti e da lì lo seguirò in California per scrivere la sua biografia. L’impegno mi terrorizza. Mi chiedo se sarò in grado di assolvere il compito, che ho volontariamente assunto, di presentare U.G. al mondo?
La leggenda della mitologia greca, di Icaro esce dalla pagine della rivista: “ I nuovi scritti” Dedalo costruì segretamente due paia di ali, uno per se ed uno per il figlio Icaro. Le ali erano fatte in cera di api. Il padre mostrò al figlio come usarle e lo ammonì di non volare troppo in alto, vicino al sole, perché il caldo avrebbe sciolto la cera. Quindi lo condusse sulla torre più alta e scuotendo le ali entrambi si librarono in volo come uccelli. Nessuno poteva fermare il loro volo. Il giovane Icaro non potè resistere alla tentazione di salire più in alto nel cielo. Il mondo intero sembrava essere ai suoi piedi. Egli volò su avvicinandosi al sole e la cera iniziò a sciogliersi. Le piume si staccarono, le ali caddero e Icaro piombò nel mare ed annegò.
Si dice che uno non può fronteggiare la morte o il sole troppo a lungo senza vacillare. Guardare nella vita desolata di U.G. non è diverso. Forse il solo modo di scrivere la sua biografia e di lasciare a me stesso la possibilità di sbagliare. Nessuno può essere spinto dal timore a vivere secondo gli alti standard di qualcun altro, fossero anche i suoi propri.
Non è sempre possibile guardare al proprio passato e ricordare il momento esatto quando abbiamo incontrato qualcuno. Quando incontrai U.G. per la prima volta? Dove e quando? Guardare al passato di qualcuno è come guardare dalla parte sbagliata del telescopio, fa sembrare tutto distante e piccolo. Come un velivolo immerso in un mare di nuvole, ho galleggiato nel tempo immergendomi… continua la lettura su riflessioni.it