Ecco una frase ripetuta spesso da Nisargadatta ‘’Cos’eri otto giorni prima del concepimento?’’
Si resta infatti senza …parole. Già… Cos’ero?
‘’Ciò che sei ora e sarai dopo la scomparsa del corpo’’
In fondo cos’è un concepimento? Un… concetto, quindi un pensiero costruito dal nostro sistema neuronale, ovvero falso!
Non solo siamo il non-nato, ma perfino il ‘’non-concepito’’!!! Tutto quello che è oggettivabile significa divisione dovuta alla mente ed eccoci usciti dal Paradiso terrestre. Conoscere significa quindi dividere ed è falso, è il dia-bolus che facendoci uscire dalla realtà indivisibile e inconcepibile, ma REALE, ci avviluppa nel miraggio dell’esistenza presa per vera e tangibile.
Né sono né non-sono, allora cosa accade?
Tutto sparisce nel ’’non-so-che-non-so’’.
Ecco che ci siamo ora e ci siamo sempre stati. Inconoscibile sì, ma REALE! ! Allora anche il Vuoto diventa un concetto!!
Un concetto che cos`è? Una rappresentazione mentale, fabbricata da neuroni in attività e memorie di nomi imparati. Ma possono essere …reali?
Siamo quindi solo un pacco di concetti che si dimostrano irreali, fabbricati fin dai primi balbettii e che ci fanno credere a oggetti solidi, materiali?
Diventiamo come ‘’Alice nel paese delle meraviglie’’, che spazia tra mille mondi incredibili, irreali e di sogno, ma in fondo è proprio quello che viviamo tutti, ogni giorno, senza esserne davvero coscienti.
La fisica quantistica ci annuncia che siamo fatti, cosmo compreso! di… atomi vuoti. Tutto questo l’abbiamo rivestito di memorie imparate e che si sono agglutinate, facendole credere personali, nostre e vere. Da dove provengono queste memorie? Dai primi mesi di vita, per mezzo di genitori, parenti, poi più tardi dalla parrocchia, dal professore e dal… capufficio che in realtà non fanno che rinvangare le nostre memorie già ben salde. Sono memorie di che cosa? Solo d’irrealtà!
Inoltre è risaputo ormai dalla scienza che ogni nostra (creduta) decisione personale è GIÀ pronta nel sistema neuronale.
Messo in cantiere tutto questo programma di rivalutazione del sistema cognitivo, per poter poi volare oltre, dove possiamo trovare una soluzione?
La soluzione, dopo aver verificato tutto il falso (come ci insegna da sempre Nisargadatta), è di vanificarlo con l’assoluta certezza che non potremo mai ‘’oggettivare la Realtà’’ (v. stati trascendentali che ingannano ancora di più) lo siamo da sempre, ma è camuffandoci da persone anche molto intelligenti e altamente spirituali, che perdiamo piede e sprofondiamo nel fango mentale e allucinatorio.
Per tornare al concepimento attribuito ai nostri genitori – o come esemplari prodotti da provette e simili, in un’epoca di robotizzazione di massa – , si tratta di strappare con coraggio! le etichette convenzionali antiche, di verificare che quanto si è manifestato in un’unione di cellule (ormai note come intrinsecamente vuote) è solo il certificato di concepimento e di nascita di un miraggio… nel deserto quantico. Questo si ripercuoterà sul comportamento psicologico, poiché anche se un film ci fa sorridere o piangere, siamo in fondo convinti che succeda sullo schermo e che i personaggi non sono persone autentiche.
Realizzo che:
NON sono il corpo, ma osservo qualcosa che definisco, nomino in tal modo, come qualunque altro oggetto apparentemente esterno e fatto di sensazioni, percezioni a cui si è messo un’etichetta dai primi mesi di vita e che ho memorizzato.
NON sono la mente evidentemente, quella che mi è servita per definire l’apparato psicosomatico che sembra appartenermi. Essa è solo il risultato di un agglomerato di memorie, definizioni.
NON sono la coscienza, – il senso di essere presente – e di un ipotetico pronome IO che tiene insieme l’involucro di sensazioni e memorie. Non è solo una sensazione fisica anonima, ma una definizione che autorizza a creare una persona separata. Ognuno la considera proprietà personale quando in realtà è TUTTO quanto ci circonda, come l’aria che respiriamo non è privata, individuale. Dimentichiamo che è comune ad ogni essere vivente. Se non c’è aria nei polmoni o altri organi simili in natura, NON c’è possibilità di vita. il cordone ombelicale è stato rimpiazzato dalla formula chimica H2O.
Tutto questo ci dimostra ancora una volta come la “verifica” ci riveli come stanno veramente le cose. Se sono serio e mi pongo ancora la domanda: cos’è cambiato davvero dal “prima del concepimento’’?
N u l l a