domenica 8 ottobre 1978
(traduzione tratta dal libro: “Méditations avec Sri Nisargadatta Maharaj” éditions ALUNA)
Essere presente alla nostra sensazione di essere, è meditazione. Abbiamo capito chi siamo, restateci presenti. A meno che l’intelletto lo capisca, il cuore non l’accetterà. Siate sempre coscienti che non siete il corpo, voi siete senza forma. Avete una conoscenza di come eravate prima dell’acquisizione di un corpo? Questa conoscenza si presenta a voi per togliere la coscienza identificata al corpo. Il vostro corpo non è la forma del Sé. Pensare che il corpo è la vostra vera forma è l’ego. Colui che afferra questo diventa Brahman.
Il mantra del guru dovrebbe essere ripetuto continuamente. Con la pratica anche un veleno potrà essere digerito. Provate a prendere l’abitudine di sedervi in meditazione e aumentate questo tempo di un minuto ogni giorno. Nulla è impossibile in questo mondo, se siete determinati. I rituali proseguono finché non avrete la conoscenza di ciò che siete. Facile essere qualcun altro, ma molto difficile essere della natura di Paramatman.
È prova di ignoranza credere che siete un essere umano che subisce le leggi karmiche. La coscienza è ricoperta dal corpo. Questo accade per ignoranza. È attraverso la coscienza che conosciamo di… essere. Poiché non siete la forma corporea, è un’illusione pensare che morirete. La nostra vera natura è quella di Colui che conosce la coscienza presente nel corpo. Siamo Quello che ha la conoscenza della coscienza, senza parole.
Numerose azioni avvengono per acquisire il sapere del mondo. Ciò malgrado, non è la conoscenza della nostra propria vera natura. Bisogna capire che la nostra vera natura è senza attività, al di là della nascita e della morte.” Quello’’ che conosce la coscienza, è immutabile. Tutto quello che possiamo conoscere attraverso la coscienza, non è la nostra vera natura. È mutevole. Ciò che è conosciuto senza dover ’’conoscere’’, non cambia mai! Ciò che è vero, è eterno. Ciò che è eterno, è la Verità.
La coscienza è Dio. La coscienza, il mondo e Dio sono legati al tempo e quindi… temporanei. Si può dire che Dio è della natura dell’universo. In ogni modo tutto quello che è visto o sentito, finirà un giorno. La vostra vera Natura non è né vista né sentita. Per questo non è legata al tempo. Solo un essere su tanti milioni, potrà conoscere questo.
La coscienza che si è considerata un corpo è…ignoranza. Chi ha inteso questo, è eterno: non ha un contratto con la vita, ma è pura non-dualità. Dopo aver ascoltato questo, vedete a che punto siete. La vostra vera natura non ha l’esperienza della veglia e del sonno. In un primo tempo dovete realizzare di essere la coscienza, in seguito però, verificherete che in realtà non lo siete nemmeno!
La nostra conversazione è conoscenza materiale e la caratteristica di questo materiale è la coscienza. La conseguenza dell’essenza del nutrimento corporeo, è la sensazione di essere. Il corpo è un oggetto, ma voi non lo siete!
Colui che è purificato è Dio. Il jiva (ego) è l’essenza del nutrimento corporeo. Realizzare che ’’non sono il corpo’’, mette fine alla conoscenza oggettiva, ossia “Sono così o non sono… ‘’ ecc. Quello che è importante è la discriminazione tra ciò che è transitorio e ciò che è eterno. Non correte dietro a dei concetti!! Non provate ad essere ciò che non siete, altrimenti sarete ancora intrappolati nei concetti. Non accettate nessun complimento. E non qualificatevi. Le vostre azioni e i loro risultati non sono né veri né eterni. Raro colui che, senza essersi illuso con la sua forma fisica, potrà comprendere questo. Egli allora avrà conoscenza che il mondo è nato dalla sua coscienza.
Non siate depressi. Abbiate coraggio! riconoscete tutto questo e continuate con la vostra vita quotidiana. Capirete che la sofferenza è come un gioco da bambini. La prima cosa che ogni essere percepisce è che egli… È. Questo è temporaneo. Colui che possiede questa comprensione, è eterno. Ciò che appare, scompare anche. La conoscenza prende fine tranquillamente e tutto rimane in pace. Siete Quello che conosce” CIÒ che trascende il tempo”.
Ciò che è temporaneo è conosciuto da voi certamente, ma voi non prendete il tempo per discriminare. “Quello”, che non è conosciuto dalla mente, è presente prima della percezione “Io sono”. La nascita della mente può essere chiamata la nascita di Dio o Brahman – il manifestato. L’influenza di Brahman, la creazione, è molto complessa. Solo il Sad Guru può toglierla. Quindi aggrappatevi alla parola del Guru: allora non sarete più maltrattati da questa influenza. Affermate che siete Dio. E attraverso Lui, andate OLTRE a Lui. Tutto questo è conoscenza materiale. Ricordatevi che non siete un oggetto! Colui che è anteriore a qualsiasi qualità, anteriore all’IO-sono, è atemporale. Non è né grande né piccolo. Colui che afferra questo, lascia perdere ogni idea di merito e diventa il più piccolo tra i piccoli. La coscienza identificata al corpo è una miseria. Chi conserva ancora dubbi riguardo al Guru, non troverà pace da nessuna parte.