L’uomo (finché si crede tale) insoddisfatto e curioso cercherà sempre la Sorgente Ultima, trascendente della vita e di CHI è realmente…ma purtroppo come méta da raggiungere, un traguardo, allora troverà solo una “rappresentazione del nulla” che lo farà fuggire ancora più lontano quando è invece il contrario che lo soddisferà.
Un seme che all’interno è…vuoto, che sia di un umano o di un animale o di una pianta, si sviluppa come un ologramma che si allarga a dismisura, ma sempre ologramma rimane.
In realtà non vi è nemmeno l’ombra di una sorgente trascendente e nemmeno del “nulla”, prima della comparsa del…linguaggio, prima della concettualizzazione. I nomi designano, ma non sono reali.
Si tratta prima per cominciare, di vedere se e come è nato questo IO e smantellare tutto il possibile. Questo pronome cui attacchiamo un’importanza vitale, è prima di tutto dovuto al cervello e sistema nervoso e non esiste prima di un processo di selezione.
Smontare la fede del senso dell’IO, costruito dalla nascita del linguaggio: all’inizio il bebè emette solo suoni, poi imita la madre, se invece è cresciuto da animali non avrà mai il senso dell’IO. Allora, poiché si riesce a provare che questo IO NON esiste, di cosa dobbiamo liberarci, cosa dobbiamo trasformare o guarire? Senza IO sparisce la spiritualità, l’esoterismo, la psicologia ecc. ed è dimostrabile.
A detta di insigni scienziati, il sistema nervoso e il cervello costruiscono questo IO e per farlo “omettono o cancellano” miliardi di stimoli e ne afferrano solo un’infinitesima parte: è da questo processo di “omissioni” che nasce l’apparenza di un mondo solido e un IO che lo percepisca: entrambi quindi falsi. Si parte dai primi anni di vita e dalla graduale “educazione o apprendimento”.
Ecco una sensazione… ignota, che omettendo tutte le altre, da quella ne fa derivare il pensiero, che è una sensazione condensata dalla vacuità(o vuoto quantico se si vuole) da cui proviene. Si mette un’etichetta e il guaio è fatto. Da questo processo di omissione-astrazione-oggettivazione nasce appunto il linguaggio: si omettono ancora più sensazioni e la realtà sottogiacente della VACUITÀ sparisce del tutto. Nasce la persona, l’IO, che nello spazio-tempo (inventato) si cementa. L’IO si verifica e si mantiene solo DOPO questo processo di selezione: tutto ciò che vedi è GIÀ avvenuto PRIMA, non all’istante della percezione. L’IO quindi avviene attraverso una reazione bio-chimica nel cervello e se non ci fosse, l’IO non ci sarebbe. Ecco l’illusione primaria. Lo si chiama testimone, osservatore, conoscitore ecc. ma è solo il prodotto di queste reazioni bio-chimiche precedenti e anonime. Nisargadatta M., ignaro di questo processi scientificamente trovati, parlava di “fluidi che s’incontrano” e creano l’illusione dell’IO. Ecco quindi la separazione di soggetto(indipendente) e oggetto percepito, ecco la dualità che in realtà non è mai esistita. L’illusione primaria ci racconta che gli eventi succedono ora. Decido (o immagino di volerlo) di alzarmi dalla sedia, di aver voglia di mangiare un’arancia: credo di essere stato IO adesso a deciderlo, in realtà la ragione era già preparata prima del pensiero di agire, DOPO che l’azione era già programmata: il pensiero “io faccio questo” avviene DOPO per giustificarlo(inconsciamente). Cadono le idee di libero arbitrio, di volontà e decisione propria, di essere l’autore di… e di causalità, (lo spazio-tempo è relativo) poiché l’intenzione avviene DOPO l’evento già programmato. Non c’è mai stato un “agente” e lo dicono in varie discipline o filosofie, ma effettivamente è vero: l’IO sorge dopo l’evento già avvenuto. Come se l’ossigeno ‘’decidesse’’ di unirsi all’idrogeno per creare l’acqua o lo spermatozoo decidesse di unirsi a un dato ovulo ecc. ecc. Lo stesso dicasi per le cosiddette intuizioni, medianità, che cercano di organizzare il caos, ma distraggono dal vero scopo di ritrovarsi. L’illusione è che ci sia un osservatore che osserva un oggetto, un percipiente e un percepito. Il testimone di un pensiero compare CON il pensiero e non ne è separato: sorgono insieme non sono due, ma uno solo.
Il buddismo si avvale della stessa convinzione: “la forma è vuoto e il vuoto è forma” – sono la stessa cosa, anzi né l’uno né l’altro esistono, tranne nel concetto. Einstein lo confermò attraverso le sue ricerche: la forma è VUOTO CONDENSATO e lo spazio-tempo – che dà solidità al mondo – è relativo, apparente NON reale. Nisargadatta M. ripeteva che ‘’all’inizio non c’era assolutamente NULLA … (o vibrazioni vuote) che si condensò e apparve l’IO”: un bel giorno sarebbe sparito senza lasciar traccia. A scuola s’impara del nucleo, di atomi e di elettroni che – riassumendo molto – dal vuoto quantico formano poi le molecole: lo spazio tra il nucleo dell’atomo e gli elettroni è vuoto e se lo si dilatasse a dismisura, sarebbe più distante del sole dalla terra! Quello che rimane, infinitesimale e quasi impercettibile è il fantomatico…osservatore.
Chi o cosa ha “deciso” che l’idrogeno(H) si unisca all’ossigeno(O) per formare l’acqua? Avviene e basta. Se il codirosso qui sul balcone che per ore e giorni si affatica a creare il suo nido, si domandasse una volta: – Ma… tutta questa fatica, chi me lo ha fatto fare?-
Questo vale per tutti gli elementi in continuo scambio costante, prima del processo bio-chimico. Vediamo ora i risultati della ricerca della fisica quantistica: IO-corpo-persona sono il risultato di questo costante scambio di particelle subatomiche invisibili che si muovono, si scambiano e dànno la sensazione-percezione di un mondo solido, quando in realtà NON lo è. Tutto accade prima che il sistema nervoso e i sensi (vista, udito, ecc. – che sono l’espressione dei cinque elementi vitali) possano configurarlo-percepirlo. Per confermarlo e riassumerlo: l’IO, il concetto di VOLERE o libero arbitrio e intenzione, accade solo attraverso uno scambio nucleare quindi l’ lO e la percezione di un IO sono astrazioni e ILLUSIONI! Ne si deduce che il fatto di dire che io voglia, sia speciale, abbia uno scopo spirituale o una lezione da imparare o altro, succede molto dopo le reazioni nucleari e biochimiche e se queste non avvengono, sparisce il testimone-testimoniato o l’osservatore–osservato e nessun mondo potrebbe apparire. Ecco perché alcuni grandi scienziati e fisici hanno mostrato uno sguardo… a dir vero spaventato! all’idea di essere giunti loro malgrado a queste conclusioni.
È la continuità del primo pensiero (IO) che produce il senso dell’IO=ego: se il pensiero è solo occasionale per necessità, esso non crea un organismo fittizio. SE NON PENSI…ESISTI?
Affermare solo che “il mondo è illusione o ipnosi o maya” non significa molto. U.G. (Uppaluri Gopala Krishnamurti)ripeteva: – Ci dev’essere un punto per creare spazio, senza punto niente spazio(-tempo). Non è che il mondo sia un’illusione, ma tutto quello che sperimentiamo riferendoci a quel punto, che è lui stesso un’illusione, è condannato ad essere anch’esso un’illusione. Maya significa “misurare”e non si può iniziare a misurare senza un inizio, un’ origine: se non c’è punto di partenza, o origine, non c’è circonferenza. E’ geometria elementare.-
Conoscere il mondo è conoscere un concetto, un pensiero, quindi irreale.
–Cos’eri prima dell’arrivo dell’IO? Qualunque fosse quello stato, esso prevale ora e sempre, che vi sia o meno il senso di essere-coscienza – diceva Nisargadatta M. E ancora:- Non sono né qualcosa di percettibile né di concepibile, ma ti spazzerò via tutti i concetti per metterti nel non-stato (senza concetti).-
Quindi ogni ricerca di origine, di un Dio-creatore, presume un ricercatore che si rivela apparente, poiché avviene DOPO l’astrazione, la condensazione e la formazione di un IO fittizio. Ci devi essere “TU” prima, per cercare o creare un Dio. È l’illusione che nasce dopo le prime emissioni di suoni e il linguaggio in seguito, che “lassù” ci sia una Verità Assoluta da raggiungere, poiché non ci sono idee o origini prima della parola espressa, che col sistema nervoso e cerebrale crea un sistema di concetti(‘’Giustizia’’, “Verità”, ”Amore”, “Spiritualità”) inesistenti IN SÉ, prima del sistema verbale e che dipendono dal percipiente.
Che cos’è allora la MENTE? Prendiamo le parole per “cose” che esistono, reali, ma la “mappa non è il territorio”. La mente è il concetto ”mente”, che crea pensieri, ma in sé è una metafora, una rappresentazione linguistica astratta di qualcosa che NON esiste.
Le neuroscienze dunque affermano che l’illusione di un IO è una reazione bio-chimica, la fisica quantistica che è uno scambio nucleare. Nomi diversi per un’unica sostanza. Infatti esiste una SOLA SOSTANZA e nessun sé separato. Tutto è interdipendente(buddismo). Come la goccia che fa parte dell’onda (ma potrebbe credersi unica e separata). Bene e male coesistono, il virtuoso vuol vivere in altezze spirituali, anche se afferma che tutto è Amore, ma dimentica il basso, terrestre, considerato il ”male o peccato”. Ecco invece che avviene la divisione fittizia, la separazione, dovuta all’ ipnosi. Non puoi avere amore senza odio. Se ora chiudi gli occhi e (prima di qualunque pensiero, memoria) cerchi chi è il ”conoscitore” di uno stato senza confini, ma oggettivabile, allora osservatore e osservato si dividono ed ecco la maya. In realtà si rivelano un’unità: il non-stato prima della percezione-pensiero ecc.
-La conoscenza dopo il primo suono è schiavitù.-(Shiva sutra)
-Sei convinto di esistere poiché è la coscienza (concetto illusorio) che te lo fa credere. -(Nisargadatta M.)
Il famoso saggio Vashista che istruisce Ram, afferma che le storie di chakra, kundalini, karma ecc.sono astrazioni di ciò che non esiste e vale per gli ignoranti.
Tutto è solo Coscienza Pura, Assoluto, ma se cominci a differenziare (pratiche, rinunce, offerte che all’inizio sembrano utili), t’inabissi nell’illusione…da cui poi vuoi liberarti! È qualcosa che è già presente ora qui. Puoi adorare archetipi (Madre, guru ecc.)per una vita, ma li crei tu! “Adoro la Madre Universale, Dio ecc.”che mi darà la liberazione: falso! prima ci dev’essere un IO per produrli.
Il conoscitore che segue un “cammino spirituale”- tutti generatori di illusioni- si avvale di un archetipo che rappresenta qualcosa che non esiste. Si tratta invece solo di abbandonare totalmente il ”falso” e assicurarsi che l’IO non si nasconda ancora dietro alla comprensione ”intellettuale” che ingrandirebbe invece un ego…trascendente! In questo caso l’umiltà e la devozione al Sé, avrebbero invece solo il compito di intrappolare i resti “egoici”.
-Tutti i sentieri spirituali portano all’irrealtà, poiché il loro scopo è di aggrovigliarti nelle conoscenze, mentre la REALTÀ prevale sempre PRIMA di esse ed è sempre disponibile.-(Nisargadatta M.)
Anche il Sé, l’Assoluto sono nomi, metafore da dimenticare. Questo dimostra come tutte queste discipline, le scienze come la nuova fisica e le neuroscienze, si alleano con la mistica immemorabile (visto che lo spazio-tempo è relativo). Bohm(fisico noto) diceva appunto che per esserci una forma percepibile ci vuole energia, solidità e spazio-tempo per convalidarla: se togli una o tutte queste qualità, la materia NON esiste più, poiché non può essere percepibile(che si parli di un guru o di un ignorante).
Che cosa può aiutare o meno a vivere l’essenza “prima della coscienza”, senza inizio o fine? Se c’è un’organizzazione, una gerarchia, un sistema, è da e v i t a re.
Un’unica frase di Nisargadatta lo spiega meglio, poiché annullava, smontava addirittura sé stesso.
-Dimenticami, dimentica ciò che insegno. Stai nella coscienza come ultima porta verso l’Ultimo e questa si aprirà. Non vi è nascita, non vi è morte.
NON PUOI DIRE COS’È, MA SOLO CHE COSA NON È.-
– Nulla esiste, nulla NON esiste.-(Nagarjuna)
Domanda di uno studente a Nisargadatta M.: -Perché siamo qui?-
Risposta:- CHI è entrato nella forma corpo-mente? Qui, in questa stanza è entrato forse lo spazio? Perché? Come? Lo spazio è fuori, è qui, senza distruzioni, vi è solo uno SPAZIO UNICO, allora cosa va e cosa viene? Se crolla una casa, dove è finito lo spazio delle stanze?-
A questo punto possiamo demolire il concetto di “sostanza unica e di chi lo afferma”. Ecco il famoso NIRVANA o estinzione. Non c’è “sostanza unica”, né interno né esterno, né corpo né non-corpo, né mente né non-mente, né schiavitù né liberazione, né sorgente né non-sorgente, né centro né non-centro, né presenza né assenza, né origine né non-origine, né essere né non-essere. NIRVANA= ESTINZIONE.
Se sei convinto che il senso di essere o coscienza è un’illusione e sei davvero libero…non ci sarai per apprezzarlo!”
L’ultimo yoga: -Il mondo esiste finché c’è un IO che lo percepisce.-