Domanda: -Un Realizzato (colui che realizza e vive totalmente la sua vera natura) ha un ego?-
Risposta: – Non ha né legami né conoscenza con un ego. Finché ci si identifica con un ego (anche il più spirituale) si è nell’ignoranza. Il realizzato l’osserva e ne è il testimone. Questo principio supremo realizzato, osserva il manifesto, la forza vitale il senso di essere e…il VUOTO. Per il realizzato l’ego non sorge.
D.: Non vi è dunque alcun problema per voi?
R.: Nessun punto del corpo lo tocca.
D.: Le azioni appaiono spontaneamente solo per il realizzato o per chiunque?
R.: TUTTO succede spontaneamente, come la formazione del corpo, questo “accade”. Quando il senso di essere appare, la formazione del corpo ha luogo spontaneamente attorno a quello. Non c’è questione di chi o cosa ha formato il corpo.
D.: Per il realizzato immerso nell’Assoluto, come provvedere ai bisogni per la sopravvivenza?
R.: È come per il bebè, il bambino piccolo, vi sono eventi che appaiono per questo scopo: genitori o altri. Il senso di essere era ancora dormiente nel ventre materno e il feto e il neonato sono stati creati spontaneamente, idem per lo jnani unito alla natura, sarà lei a provvedere spontaneamente ai suoi bisogni. C’è la storia di una neonata abbandonata nella foresta: vi furono degli uccelli che si occuparono di lei. L’hanno trovata viva un giorno e l’hanno chiamata con il nome degli uccelli-nutrici Shakunta, quindi Shakunta-la.
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Quando Nisargadatta parlava, le frasi erano come dei “sutra” e queste entravano in voi come un …virus che invadeva la psiche, fino alla comprensione e esperienza finale. Tutto quello che bloccava questa comprensione (memorie, concetti, archetipi, ecc.) doveva essere messo da parte, fatto a pezzi. Vi sono quindi dei temi specifici:
-L’Advaita Vedanta: TUTTO è una sola sostanza, non due. – Né questo né quello. – Il molto antico Yoga Vashista: Tutto è una sola coscienza, nulla è all’esterno della coscienza.
Il Buddismo: La forma è Vacuità(condensata), la Vacuità è forma(rarefatta)= una sola sostanza. (Neti neti). Qualunque cosa si possa concettualizzare (bene-male, caldo-freddo, bello- brutto, ecc.) tutto è rifiutato come” Né questo né quello.”
Nisargadatta ripeteva: -Non mi sento né descrivibile, né definibile. Tutto quello che ci hanno detto che eravamo, non è quello! gettatelo via! poiché è venuto dall’esterno: quello che pensiamo di essere, non lo siamo. Per poter lasciar andare qualcosa, bisogna prima sapere che cos’è. Restate nell’IO-SONO. –
Lo Jnana yoga è la via della conoscenza, in realtà la via del disapprendere.
(Altri esempi da altre fonti)
D.: Che cos’è l’io-sono?
R.: Si tratta di meditare così:
Senza pensieri, memorie, associazioni, esisto? non-esisto? o né l’uno né l’altro?
Sono un uomo, una donna o né l’uno né l’altro?
Sono definibile, non-definibile o né l’uno né l’altro?
Sono limitato, non-limitato o né l’uno né l’altro?
Restate un po’ così: senza pensieri, c’è forse un significato nelle parole? Si raggiunge in tal modo uno stato-senza-stato= io-sono puro. Restate nella vostra vacuità senza pensieri.
Se non c’è nessun pensiero, significa “qualche cosa?” E’ lo stato senza stato, senza pensieri, memorie, associazioni, ecc.
Nisargadatta spiegava anche che nel cervello apparivano dei fluidi e l’”io-sono” compariva in seguito. In una frase, intuitivamente, descriveva… la moderna Neuroscienza! I neurotrasmettitori, le reazioni biochimiche, provocano l’io-sono, se non ci sono, l’io-sono non compare. È dunque un miraggio l’ ”io-sono, io faccio, ecc.” Una cernita biochimica nel cervello, ma se non vi è questa reazione, non c’è l’esperienza di essere. Dopo di che crederete di essere una persona che ha intrapreso una via, che ha un futuro e un passato, ecc. ma è un credo, un imbroglio. L’IO-sono non è nulla e appare dal NULLA. TUTTO è DUNQUE UN’ILLUSIONE. Quindi non vi è né nascita, né morte, né nessuno per sperimentarle: tutto è un concetto.
D.: Se questo è un’illusione, perché non la vedo?
R.: Il sistema nervoso può solo trasformare e filtrare una parte infima 0.000005% di quanto è effettivamente presente. Il sistema nervoso quindi astrae, trascura TUTTO IL VUOTO PRESENTE e seleziona solo il 0.000005% di tutto, ecco perché il mondo sembra solido. Non si può vedere la vacuità essenziale di cui è fatto: il processo di omissione e selezione avviene e questa infima frazione succede nel tempo, quindi l’IO nasce nel tempo, non appena vi è abbastanza condensazione della vacuità. L’IO quindi sorge dopo che l’avvenimento è già successo, l’ lO lo vede troppo… tardi! Tutto quello che si percepisce-vede è già accaduto prima(neuroscienza). Negli antichi testi di yoga è detto: -Tu non sei l’agente. – poiché al momento in cui si percepisce qualcosa, l’avvenimento è già accaduto. Vi sono due sottigliezze che vi fanno dire: -Tutto è illusione. –
1) Non si vede il “vuoto”, quello che si vede è una rappresentazione astratta, infima una frazione di quanto c’è davvero là, non si vede il vuoto, ma un mondo …solido, quindi un’ILLUSIONE!
2) Ancora più incredibile: la percezione dell’illusione fa parte dell’illusione! Colui che dice:-E’ un’illusione,- è lui stesso un’illusione! Illusione= vedere ciò che non c’è. -Vedo una sedia – significa che non vedo il vuoto, ma solo il 0.000005% di ciò che vi è veramente lì. L’”ÎO percipiente” è un’omissione della vacuità inerente. La Realizzazione è quindi la costatazione che NON siamo una “persona”: quindi non vi è nascita, né morte, né nessuno che lo percepisca: tutto è una totale illusione. allora tutte le spiritualità sono illusorie e non esistono veramente, appaiono solo come gioco dei 5 elementi. Nisargadatta aggiungeva:-
-Tutte le spiritualità sono come l’acqua sporca dei piatti, rifiutatele! –
Se vi dò una lente, un microscopio quantistico vedrete solo particelle, atomi che si rivelano…VUOTI! Anche il Budda affermava che “tutto è vuoto”. Secoli dopo Einstein l’ha confermato scientificamente con una formula che conferma che “tutto è vuoto condensato” e la forma (es.una sedia) è vuoto condensato, come fosse una minestra spessa(=forma) che si deve diluire molto per poter veder il vuoto. In effetti vi è UNA sola sostanza unica (i Veda lo sostengono da millenni).
Ripetiamolo: -Quello che si vede è un’astrazione del vuoto. – Perché? Il cervello e il sistema nervoso hanno due funzioni:
La sopravvivenza
L’organizzazione del caos, quindi omettendo il vuoto, automaticamente, prima che l’IO appaia (caos è mancanza totale di ordine, il vuoto prima della creazione dell’universo- soggetto enunciato dalla religione.) NON SONO NULLA, TOTALMENTE VUOTO= verità. Dunque non sono l’agente, e non ho possibilità di scelta, poiché l’IO che crede di scegliere non esiste e sorge DOPO che l’azione è stata in parte compiuta. Esempio: alzo la mia mano, affermo che l’ho deciso, ma… ciò è già compiuto prima dell’esperienza dell’azione. In tal modo il libero arbitrio, le scelte sono illusioni del potere del sistema nervoso e quindi anche della spiritualità. Allora TUTTO, amore e guerre, drammi e benefici, TUTTO ciò che è percepibile, sono dei concetti, quindi falsi. Molti che ricercano l’ultima beatitudine, s’immaginano che il Nirvana sia uno stato di beatitudine senza fine, ma poiché non vi è un IO che possa sperimentarlo, significa che vi è “estinzione”, TOTALE ANNULLAMENTO. Si crede a torto che ci si libera dall’ego, affinché IO possa sperimentare il Nirvana. L’IO quindi, non potrà MAI realizzarsi! L’esperienza è impossibile, è impossibile “saperlo”, poiché sarebbe di nuovo un ego che separa, sente emozioni ecc. e quindi un suo gioco. Anche la spiritualità fa parte di questo gioco legato a un osservatore(ego), ossia un’astrazione. Nel Sutra di Diamante buddista è detto:- Nessun essere è mai entrato nel Nirvana.- Infatti è impossibile, dato che non si può …”saperlo”(sperimentarlo=divisione-concetto). Quindi la spiritualità VERA non è un gioco da bambini. Essa distrugge chiunque l’ascolti con serietà. Anche l’esperienza di amore del prossimo è ancora un’esperienza dualista. Se si va all’interno del pensiero ”amore” si trova un’esperienza e quindi uno “sperimentatore”.
-CHI SEI TU?- ripeteva sempre Nisargadatta: (e Ramana Maharshi)
-Nulla di concepibile né percettibile. Le mie parole, assorbite, distruggono tutti i concetti, tutto È un CONCETTO quindi un’illusione. –
Si può vedere anche, che dato che tutto è un concetto(illusione), ogni parola imparata dall’infanzia in poi si riferisce ad un’altra parola, e a un’altra, ecc. se dico ”sono felice” cos’è? Una sensazione, un’esperienza, ecc. quindi un IO che ne porta un altro. Il significato è vero in senso linguistico, ma senza linguaggio…non si può “saperne” il significato. Sperimentiamo, ma dobbiamo sempre “saperne “il significato. Una “sedia” è fatta di…particelle, atomi vuoti, quindi è un concetto, una rappresentazione astratta di…NIENTE. Si deve mettere da parte il linguaggio che è un’omissione del Vuoto, sembra reale per il linguaggio, ma è per qualcosa che non esiste. Il sat-guru non è fuori di noi, ma è quello che siamo, senza percezioni, memorie, pensieri. L’IO-SONO PURO è il nostro ultimo guru, quello esterno è solo uno scalino determinante, ma è il nostro maestro interiore che ci porta al traguardo, poiché E’ il traguardo.
La causalità è anch’essa apparente, creata dal sistema nervoso: non c’è qualcosa che causa qualcos’altro. Esempio: l’oceano è unico, una goccia potrebbe credere di poter causare un movimento personale, ma resta un’apparenza, poiché l’oceano fa muovere TUTTO insieme.
L’IO appare dopo l’evento. Il fisico Bell ha dimostrato che non vi è nessuna causa locale, nessun legame temporale effettivo, ogni legame dipende dalla posizione dello spazio-tempo, non vi è mai causa separata. Si parla di karma(causa-effetto temporale), ma è falso: perché qualcosa possa succedere TUTTO L’UNIVERSO deve poter andare nella stessa direzione(come per l’oceano). Tutto deve coincidere: se in un momento di rilassamento quasi ipnotico percepisco come certe alcune memorie di altri piani e epoche, si tratta solo di risonanze con il ‘’mio’’ tema astrale di nascita che è un ologramma contenente tutte le informazioni che si dispiegheranno nello spazio-tempo fittizio della vita, ma è già tutto lì.
Nessun fatto può causare un altro evento, ogni causa è inseparabile da un sedicente effetto. Si potrà anche verificare che quello che si chiama “effetto” e futuro, è in realtà (apparente) la causa prima o il detonatore della causa prima, passata. (passato e futuro si dimostrano concetti e non realtà. Quanti eventi nel tempo, visti da vicino, lo dimostrano: per es. se incontro una certa persona, guardando indietro, nel …passato vi è tutto un susseguirsi di eventi che hanno permesso quell’incontro…dunque l’effetto può determinare la causa.
Inoltre, come molti credono, non vi è un IO superiore lassù che decide qualsiasi cosa. Il celebre Yoga Vashista dice: – Il mondo c’è, se c’è un(occhio) IO che possa percepirlo. – Quando andate a dormire dove sparisce l’IO? L’Universo, la psiche, la spiritualità, sono astrazioni mantenute da un IO-ego. le credenze nel dopo-morte, la reincarnazione ecc. sono per l’ignorante (e la sua paura!): E’ SOLO L’IO CHE VUOL CONTINUARE!!! Tutto è già contenuto nell’ologramma di nascita, facendo luce su ogni parte si trova tutto l’intero sviluppo.
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La fine dell’ego.
Senza io-ego non ci sarebbe nulla da guarire, trasformare o liberarsene, senza IO, nessuna psicologia o spiritualità! Se si può dimostrare questo, tutti i sistemi cadono.
“Questo è il luogo ove l’intelletto è annientato! Nisargadatta Maharaj
Neurobiologia
Ecco come funzionano e si organizzano il sistema nervoso e il cervello e come si riferisce alla spiritualità. Come già accennato, il sistema nervoso omette, trascura miliardi di stimoli e facendo astrazione di questo, se ne ricava solo una piccola quantità. Molti scienziati autorevoli e conosciuti confermano che il mondo è solo il risultato di un’astrazione (ciò è confermato da saggi del Vedanta e del Buddismo) dovuta al lavoro del sistema neuronale per poterli percepire. Da questo processo di omissione si ottiene un mondo solido e un IO che percepisce questo mondo. Esempio: appare una sensazione, ma vi è una quantità di omissioni di altre sensazioni. Il pensiero è una sensazione condensata. La sensazione produce quello che poi si nomina IO che mette un’etichetta sugli oggetti con il suo apparato percipiente e li descrive. Ogni astrazione omette molte informazioni, allora la realtà sottostante della VACUITÀ sparisce. Quello che si chiama IO sorge solo grazie a questa omissione nel ”tempo”. Significa che la percezione che si ha, sorge DOPO che l’azione-evento è GIÀ avvenuta. Tutto quello che si vede, percepisce è …passato. L’illusione è che si crede di essere nel …presente! L’IO sorge grazie a una reazione biochimica nel cervello, se non succede, non ci sarebbe un IO. si sarebbe senza un senso di presenza… di esserci. Vi è dunque un’illusione che ci sia un IO che esista PRIMA della reazione biochimica, ma questo in realtà avviene solo DOPO: il testimone, l’osservatore quindi, sono illusioni fabbricate da un errore d’interpretazione. Senza “fluidi” o informazioni nel cervello, non appaiono: una persona indipendente risulta impossibile, solo apparente. Gurdjeff diceva: -Il mondo è alla rovescia. – Infatti se decido(credo) di andare a prendere un bicchiere d’acqua, questo pensiero è sorto poco dopo che l’azione aveva già cominciato a manifestarsi. Quindi il pensiero è alla rovescia: si crede che il pensiero avvenga prima dell’azione, invece è il contrario, il pensiero sorge dopo l’inizio dell’azione e giustifica l’azione.
La nozione di libero arbitrio, volontà, intenzione accade dopo per giustificare e razionalizzare. Neurologicamente, poiché l’IO è il prodotto di elementi biochimici che si riuniscono, com’è possibile una volontà propria? Un senso di decisione personale?
Lo yoga dice:- Non sono l’agente.- in tutti i modi non c’è -come dimostrato-visto che sorge dopo che l’azione è iniziata, quindi la volontà e la sua giustificazione appartengono al passato. Esempio, ossigeno e idrogeno formano un altro elemento, l’ossigeno non dice:- Decido di riunirmi con l’idrogeno e di formare ..l’acqua!-. E’ sempre pronome fittizio (IO) che inventa un passato, uno scopo da raggiungere, lezioni da imparare ecc. ma arriva sempre…dopo (biochimica, movimento quantistico) che l’avvenimento è già in cammino. Gli eventi succedono come succedono, la lode e il rimprovero …dopo l’apparenza di volontà propria! Il testimone ultimo appare per una reazione biochimica-quantistica, ma anche l’intuizione psicologica che sembra creare un cambiamento, è un’astrazione di un processo che cerca di organizzare il caos, quindi ci allontana dalla verità che siamo veramente. Ecco la separazione(creduta) di un osservatore E di un oggetto osservato, creduti ‘’separati’’, quando invece sorgono e poi scompaiono insieme. C’è solo UNITÀ, una sola sostanza. Verificando questo realizziamo lo”stato-senza-stato” espresso dal buddismo(come già accennato)”la forma è vuoto, il vuoto è forma”, ossia la stessa cosa. Come nella fisica quantistica (Einstein in primis) e Nisargadatta Maharaj: – All’inizio c’era il Nulla: il Nulla si è condensato e l’io-sono è apparso. Un giorno si dissolverà e tornerà il Nulla. –
Come si formano le cose a livello subatomico? Le particelle, gli elettroni e protoni si muovono e formano una molecola=materia. Tutti questi continui “scambi” e movimenti provocano nuove sostanze, PRIMA del processo biochimico, che dà l’impressione di solidità e forma e solo in seguito di volontà personale.: senza di questo non ci sarebbe…un MONDO.
-Otto giorni prima del tuo concepimento CHI eri tu? – Nisargadatta M.
Se prendiamo ad esempio il nucleo dell’atomo, c’è ancora più spazio vuoto tra elettroni e nucleo, poiché se immaginiamo il nucleo ad es. allargato fino al sole e gli elettroni fino alla misura della terra, c’è più spazio vuoto tra il nucleo e gli elettroni che tra il sole e la terra. Si trova solo spazio totalmente vuoto, con una infima particella occasionale. Prendiamo una lente elettronica quantistica che dilata a dismisura un atomo, che cosa vediamo? VUOTO.
Douglas Harding(“La via senza testa”-Ubaldini) puntava letteralmente un dito verso la propria testa e senza ”sapere nulla”, vedeva solo spazio vuoto. Dunque le neuroscienze, la fisica quantistica e la linguistica dicono in fondo la medesima cosa: l’IO è inventato, ma s’incolla a una forma determinata, una persona. Come un neonato che emette suoni, ma se non aggiungiamo informazioni ripetitive, la comunicazione è impossibile. Il nome e l’informazione NON sono la cosa percepita e senza la “separazione del sapere” sono una sola sostanza.
Tutti gli elementi (elettromagnetismo, luce e calore ecc.) sono in interazione e formano un mondo percettibile. Anche Nisargadatta(che non era uno scienziato) parla dei 5 elementi e dei gunas(forze) che formano il mondo in una sola sostanza(come la luce e l’arcobaleno coi 7 colori) e l’IO che ne dipende. Il fisico Bohm dice che per esistere qualcosa deve avere spazio, tempo e energia: eliminando uno di questi, né un tavolo né il nostro corpo potrebbe sussistere. Ormai è risaputo che lo spazio-tempo (v. Einstein) è solo un’apparenza. Lo spazio esiste perché c’è un oggetto (che crea distanza ecc.) e il tempo perché possa durare ed essere percettibile, ma se ad esempio tolgo l’oggetto, anche lo spazio sparisce, (si rivela un’apparenza) allora né una sedia né il nostro corpo potranno esistere e essere visti come reali.
Come il nostro occhio che mai potremo vedere tranne che in un…riflesso.
Interessante anche vedere la stessa dinamica nel nostro vissuto quotidiano psicologico, le reazioni ad es. ad un tiranno, un ladro, un manipolatore ecc. o semplicemente dei genitori che vi assomigliano, essi appaiono per rifletterci il nostro ‘’potenziale scartato e soppresso per varie cause, all’origine della nostra vita’’, ed è quello che NON riusciamo vedere in noi e proiettandolo “fuori”, diventa ’’ombra negativa.’’ Si possono ritrovare in ogni tema astrologico fin dalla nascita quindi! Ringraziandoli dal fondo del cuore possiamo riunirci con quanto soppresso inconsciamente, e poter poi oltrepassare l’io-sono apparso e imparato. Siamo stati educati invece a…perdonarli, spesso mantenendo rancore o colpevolezza: in questo caso significa solo che il nostro EGO si è rafforzato!- Le religioni e la spiritualità, sono basate su questi principi: perdòno e colpevolezza = potere dell’ego spirituale.
Allora che cosa evitare e chi seguire? Evitare gerarchie, organizzazioni, missioni, sistemi che non distruggano qualunque concetto. Nisargadatta diceva: Dimenticate me e i miei insegnamenti, restate nell’io-sono, nel senso di essere puro, la porta dell’Ultimo si aprirà da sé. Allo stesso modo Nagarjuna diceva:
Non c’é andare, né venire. Una sola sostanza: se tutto fosse acqua non ci potrebbe essere andare o venire, dato che la separazione non potrebbe esserci.
Nulla sorge, nulla sparisce.
Nulla è lo stesso, nulla è diverso.
Nulla esiste, nulla NON esiste.
Nulla nasce, nulla muore.
Hanno chiesto a NIsargadatta:
D.: Perché siamo qui?
R.: CHI è entrato nella forma umana?
D.:…silenzio…
R.: È lo spazio, lo spazio nella strada o in questa stanza, qui e fuori, non c’è distinzione. Tutto è spazio, non c’è questione di dentro o di fuori, come o perché …è SEMPRE SPAZIO. Sono una sola sostanza. Poi si demolisce ‘’la sola sostanza’’, poiché ci vuole un testimone(illusorio) per percepirla. Nascono e spariscono insieme. NIRVANA significa estinzione: tutto ciò per condurvi all’INCONCEPIBILE. Né esterno né interno, né prigione né liberazione, né origine né non-origine. NESSUNA VIA VI PORTA A QUELLO. Le vie spirituali puntano a questo: -Sono in prigione, liberatemi! – Ogni metodo per arrivarvi è un tranello perché vi è una sola sostanza E NESSUNA SEPARAZIONE. Rimane il NIRVANA, l’estinzione della dualità illusoria. E quindi…’’nessuno’’ è mai giunto al Nirvana!!
Possiamo solo dire ciò che QUELLO …. NON è. …e lo SIAMO SEMPRE.
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