“L’Uomo stella” alla sorgente dell’Energia
di Yvon Combe
(commenti e traduzione di alcune frasi tratte dalla prefazione )
Quanto scritto qui, anche se ‘sembra’ allontanarsi dal tema principale di questo sito, si rivela invece un nesso importante che può definitivamente riunire materia e spirito.
In questo libro l’autore francese, medico, fisico e ‘spirituale’ (che conobbi, ora scomparso), spiega il suo metodo unico e molto efficace per trasmettere per via ‘vibratoria’, suoni che corrispondono al malessere – più o meno grave – del paziente, per aiutarlo a ritrovare l’equilibrio psico-fisico alterato. Questo approccio va di pari passo con una visione olistica uomo-mondo-coscienza e lo prepara – se è pronto – al famoso ‘salto quantico, oltre’ la coscienza.
Ormai si sente dire da varie parti che si avverte il bisogno impellente di ’risvegliarsi’, mentre la parte immatura, che vuol restare nel ‘mondo asfittico e… irreale’ del conformismo inutile, cerca invano di ostacolarlo.
Alcune frasi-chiave le riporto qui, per essere assimilate al processo profondo di ritrovare il vero SÉ in ognuno e ovunque, previa comprensione e allineamento della struttura corpo-mente che in seguito potrà essere messa da parte come ‘non-reale’. Partendo dal ‘miraggio,’ si trova immancabilmente il REALE sempre presente, ovunque e in ognuno. Ecco, traduco qualche accenno:
-Non sappiamo (ci vorrebbero varie vite per capirlo) che l’essenziale della nostra vita si cela in una parte invisibile di noi stessi, il nostro inconscio e che questo, collegato a un’origine creatrice, è fatto di vari spazi e tempi, interconnessi e paralleli, di vita e di numerose esperienze. Ecco la causa di questa ignoranza.
La vita diventa allora solo una battaglia per il corpo, invece di essere una gloria per lo spirito.
Questa forza invisibile e sottile è forse riservata a un pugno di esseri umani, al ‘fior fiore’ intellettuale-spirituale che ha saputo vivere e riflettere per trovare vantaggi da tutti questi mondi e piani che ci costituiscono? Costoro sono forse i soli a poter rispondere alle domande:- CHI siamo? – e… come fare per uscire dalle nostre condizioni umane? Quanto tempo ci vorrà per ripetere i nostri errori, quante vite e morti, finché la nostra vita attuale sia perfetta in coscienza – pensiero – azione con gli altri esseri umani nella nostra esistenza?
C’è urgenza, ma come far passare questo messaggio a numerosi esseri e in fretta! perché si risveglino alla bellezza del divenire, alla meraviglia della loro origine, alla perfezione del loro universo interiore?
Ecco perché scrivo queste righe per mostrare come funziona l’inconscio, l’invisibile, cuore di noi stessi. Cerco quindi di mostrare l’anatomia della nostra vera natura, che mai muore, ma che contiene conoscenza e coscienza che le permetteranno di proiettare la propria via alle dimensioni del divino immortale. Una volta percepita questa dimensione, adotteremo senz’altro il giusto comportamento per irradiare armonia attorno a noi, per ritrovare il paradiso che era all’origine. L’avevamo dimenticato? Saremo forse condannati in questa ricerca del divino, per poter finalmente riuscire a vedere che il punto di arrivo era di fatto il punto di partenza?
Tenterò di paragonarci ad un iceberg: 1/5 della sua massa totale è visibile dall’esterno. Il resto è nascosto ma… essenziale! (come per l’uomo) alla sua esistenza in superficie – ed è costituito da 4/5 dall’invisibile inconscio. All’origine della vita: ecco il corpo fisico materiale e cosciente. Il resto è la parte invisibile, detta anche ‘anatomia sottile’ dell’essere umano. Pur essendo inconsapevole, è però questo il campo più importante nel cui seno si recitano lo scopo e la posta in gioco della vita. Parlo di inconscio, perché questa parte invisibile è nascosta, anche se guardandoci allo specchio ci consideriamo solo dal lato ‘fisico-biologico-biochimico’. Le fondamenta vitali appartengono invece al mondo della fisica e alle forze originali di creazione dell’universo in allineamento alle forze spirituali originarie. L’uomo è dunque di origine divina?
Tenterò di dare una risposta.
La fisica – ormai si sa – precede sempre la biologia: la medicina dell’avvenire è la medicina dell’energia, poiché le basi sono nella fisica.
Si tratterà quindi di riuscire a curare un paziente facendolo penetrare nel mondo più intimo e profondo per farlo tornare – anche dopo anni di sforzi – all’immensità inconscia, ma intelligente dell’oceano universale che l’ha fatto nascere. L’iceberg ritorna all’oceano da cui proviene. Noi per tornare da dove proveniamo, perché non restiamo semplicemente al punto di partenza? Grande domanda.
L’universo si è creato da sé per tornare a sé stesso? Risposta: l’inconscio alla partenza, la coscienza all’arrivo. Nel seme c’è l’albero (vita e morte) che contiene i semi e tutto ricomincia.
Il punto di partenza è anche il punto di arrivo. Conscio e inconscio sono uniti alla partenza e all’arrivo. Il punto di partenza è anche il punto di arrivo, ma… con una visione superiore. (origine, spazio e tempo sono ’meccanismi irreali dell’ eterno-qui-ora’- che servono alla mente per poter sperimentare, linearmente n.d.tr.)
Le leggi fisiche che generano l’universo e l’uomo sono le stesse che aiutano a curare e guarire i mali fisici e psichici.
Un santo indiano disse:- Non potete capire il senso della vita prima di esservi connessi al potere che vi creò. –
Ecco l’importanza per aiutare a guarire: essere sia medico che fisico e spirituale per trovare l’unità. Se il nostro corpo ha ritrovato il senso della vita, esprimerà la sua riunificazione con un ‘irradiamento’ che porterà un potenziale di guarigione a chi lo richiederà.
Ecco la Magneto-Geometria che mi ha permesso di creare questa fusione per oltrepassare i blocchi e i pregiudizi della gente interessata. Il campo non è né scientifico (vecchia maniera), né medico, né religioso.
Malcom Rae è il padre di questa scienza:
– Le cose semplici sono le più difficili da dire: se vogliamo che siano efficaci veramente, devono essere ’vere’, ossia collegate all’unità al potere che le ha create.-
Quindi si arriva a una frase:- Tutto è in Tutto, Tutto è OVUNQUE.-
Partendo dalla fisica:
– Aspetto corpuscolare-materiale e ondulatorio-invisibile. –
Onde e corpuscoli sono le due facce della stessa medaglia, inseparabili nel Tutto che è materiale e immateriale.
Il miglior esempio: il punto e il cerchio. Con un compasso, non possiamo disegnare un cerchio se non partiamo da un punto, invisibile, immateriale ma reale. Togliamo il compasso ed ecco appare il cerchio: si vede il cerchio (mondo) ma non più il… punto (l’ORIGINE).
Non può esistere un cerchio senza che ci sia al centro un punto supporto per l’elaborazione del cerchio. Non vi è nulla tra il punto e il cerchio se non lo SPAZIO che serve da raccordo tra il centro e la periferia. Ecco lo spazio… riempito di etere: ecco il Nulla, questo ‘qualcosa’ che non esiste e che permette al cerchio di esistere (o meglio di apparire). Questo Nulla è il supporto per l’azione a distanza emanato dal centro, ma ignorato e offuscato dal ‘sogno preso per reale’ (corpo- materia).-
Traduco ancora e sintetizzo alcune frasi-chiave. Yvon Combe parte dalla conclusione e sintesi:
-Tutto ciò che percepiamo nell’universo può essere riportato in ultima analisi a una vibrazione dell’etere da cui derivano tutti gli altri stati ’apparenti’ della materia. Le qualità dell’etere sono l’intelligenza creatrice che porta gli archetipi e l’organizzazione al mondo, il cui veicolo testimone è il pensiero e il campo di investigazione, la coscienza.
Tutte le organizzazioni viventi che si esprimono con un corpo materiale, sono dunque creazioni del pensiero e dello spirito. Esse sono vibrazioni organizzate più o meno complesse, la cui origine proviene da una forza orientata, il ’desiderio di creazione’: l’esito è materia che si esprime tramite un corpo.
Il solo legame che sembra esistere tra il pensiero creatore e il corpo vivo, è un universo fisico organizzato, che alla fine risponde alle forze fondamentali dell’universo.
Tutto potrebbe riassumersi in leggi di polarizzazione elettrica e magnetica: queste stesse rispondono poi ad archetipi o informazioni dovute a forme e proporzioni numeriche. Questo legame fisico è dunque una rete di informazione e di energia che unisce corpo e spirito, tramite un universo di onde che sono mondi in oscillazione e – dato che il pensiero stesso è all’origine dell’oscillazione, del movimento e della vibrazione creatrice, essa partecipa ugualmente alla creazione e al mantenimento di queste stesse onde.
Il pensiero è dunque nel cuore della materia corporea. Il corpo è organizzato dall’intelligenza dello spirito.
Oggi possiamo misurare con un apparecchio sensibile i potenziali elettromagnetici delle nostre funzioni biologiche, sapendo che allo stesso tempo, queste sono il riflesso dei nostri meccanismi di pensiero, della nostra vita emozionale e affettiva e del nostro livello di coscienza spirituale.
Tutta la nostra vita privata è rinchiusa e memorizzata all’interno della nostra anima e le cellule viventi che ne sono l’espressione visibile. Ma non ci fa forse rimanere costernati di costatare la mancanza d’interesse, di curiosità e di apertura mentale, verso un’altra visione del mondo?
Abile colui che riesce ad estrarsi dai problemi materiali nonostante l’avanzata tecnologia enorme della nostra civiltà. Come mai non riusciamo mai a risolvere i nostri problemi emozionali, malgrado il sapere e le nostre esperienze! Perché sempre gli stessi errori?
Qual è dunque la radice di tutti i problemi umani?
Dopo anni di riflessione penso che è la mancanza di conoscenza della nostra vera natura, l’ignoranza dello scopo della nostra vita e quindi come se tutte le esperienze fossero riassunte e limitate solo al corpo fisico e a questa vita presente: conta solo il piacere immediato: ecco che nasce un mondo complesso e egoista:- ‘IO, prima di (e contro) ogni altro.’-
Tutto ciò avviene sotto forma di pensiero che nell’uomo viene chiamato ‘manas’ o corpo mentale.
Tra atomi ed elettroni (che costituiscono le molecole materiali) ecco l’etere detto l’universione’, questo luogo magnifico da cui sorgono i fenomeni sottili, elettricità, magnetismo, le onde e…la vita e il pensiero.
E l’origine? L’ASSOLUTO (da Georges Lakhovsky) : ‘L’universione’
In definitiva si può dire:
-Tutto nasce, avviene a partire dal VUOTO e là ritorna da dove non è mai iniziato.-
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Allora qual è l’ultima risposta? È SEMPRE UN MIRAGGIO da smantellare in ogni possibile attività.
Questo lo confermano, sia il Buddha ed altre filosofie, e come anche si sa, i popoli rimasti indenni nella loro cultura originaria, gli aborigeni australiani e tanti altri.
TUTTO QUESTO MOSTRA I VERI LEGAMI PROFONDI TRA LE MATERIE SCIENTIFICHE E SPIRITUALI. Quello che accade ora nel mondo è ancora un residuo di vecchie… leggende e dittature economiche, non la realtà della vita.
Da quanto trascritto in questo righe del testo di Yvon Combe (prefazione al libro), posso solo aggiungere che non vi sono solo similitudini tra le antiche e sempre valide filosofie dell’ advaita e le ricerche e applicazioni moderne derivate dalla fisica quantistica, alle medicine energetiche(omeopatia unicista), alle neuroscienze – ma che tutto questo risulta un unico completo quadro in cui non solo il pensiero filosofico spirituale trova voce, ma l’intero profondo complesso universale dell’umanità in tutte le sue espressioni.
Arrivati a questo punto, non vi sono solo similitudini, ma comuni intenti di discipline apparentemente diverse – possiamo accogliere le conclusioni dei veri ’sat-guru’ (esseri realizzati totalmente), ossia arrivare a identificarsi al… ’non-so-che-non-so’. È necessario quindi preparare un solido trampolino per fare effettivamente il famoso ‘salto’ nell’INCONCEPIBILE OLTRE che già siamo sempre, ma che non possiamo imprigionare nel pensiero dualista. In questo modo, pur vivendo la vita e le attività di sempre, saremo spettatori coscienti del costante miraggio che… appare, è apparso e apparirà nell’apparente dualità: bello, brutto, meraviglioso o abominevole.
Non saremo mai più ingannati dal teatrino mentale incollato ad un pronome IO, mantello che maschera un corpo altrettanto apparente e transitorio.