di Isabella di Soragna
E’ ormai un tema new age da parecchio tempo: – Noi creiamo la nostra realtà.-
Avendo finalmente scoperto “il Segreto” della manifestazione, di cui va a ruba il libro-feticcio, possiamo trovare il modo, con la giusta perseveranza e concentrazione del pensiero “positivo”, di creare ricchezza, successo e quant’altre cose del genere. Da ragazza, senza conoscere nulla del Segreto, visualizzavo un posto di parcheggio che regolarmente trovavo e lo ritenevo normale. Dallo stato più o meno florido di una piantina che qualcuno mi aveva regalato, intuivo lo stato della mia relazione con quella persona. Tutte le cose erano per me in costante correlazione. Ma se mi avessero detto di farne un gioco di potere, per ottenere beni materiali avrei fatto una bella risata. Mi resi conto poi che questo mi avrebbe ancor di più invischiata nell’irrealtà e nella sofferenza. Notavo anche che se desideravo veramente qualcosa, mi sentivo strappata dall’intima comunione con l’ambiente. Infatti il desiderio è sinonimo di separazione e quindi di sofferenza.