di Isabella di Soragna
Chi ti dice che sei il corpo? Se senti di “essere” lo attribuisci al fatto di percepire un corpo.
È dunque una percezione legata ai sensi, una supposizione, una credenza, un concetto. Tutto quello che puoi “capire” è solo attraverso i concetti. Ma prima dell’ ”io sono” chi sei? Non puoi saperlo, ma è quello che sei da sempre.
È l’io che mantiene i pensieri, le memorie, le congetture, l’io è la colla che lega dei concetti tra di loro, creando l’illusione di un’unità concreta.
La nostra vita è sempre stata soffusa da una certa scontentezza, allora cerchiamo un traguardo, la sorgente da cui tutto emana ed in cui rifugiarci e trovare pace, ma questo non esiste tranne come congettura. Il testimone, che osserva tutto questo, si rivela un aggregato chimico o sostanza nervosa che alla fine si rivela anch’essa un’astrazione ed un’esperienza altrettanto illusoria. Questo già lascia una sensazione di essere come sospesi nel vuoto.