di Isabella di Soragna
Ecco emergere una punta di spillo, in cui avviene o sembra avvenire una differenziazione, lo yin e lo yang. In fisica si chiama un protone… un neutrone… un fotone… un elettrone… un atomo…, ecco la divisione e la nascita di un “pensiero”. Un minuscolo spermatozoo e un ovulo s’incontrano, sono carichi d’informazioni potenziali, si suddividono e fanno apparire una forma specifica. Da lì avranno inizio il senso di essere, lo spazio e il tempo (che si riveleranno immaginari!).
Da questa infima, invisibile origine nasce una forma, un neo-nato che nulla sa e nulla sente. Forse già tramortito dall’incredibile violenza del parto e le cui fasi si ripeteranno più o meno dettagliate nel corso dell’esistenza. Su di lui pesano già tutte le informazioni date dal suo ambiente, che tuttavia il bimbo potenzialmente già possiede, come tasti di un pianoforte che aspetta il tocco del pianista. Siamo pre-programmati finché si accende il computer che ce li mostrerà.